Autore Salvatore Sebaste

Data 2014

Materiale e tecnica Tecnica Mista

Dimensioni 89×75 cm

Stato di conservazione Ottimo

Geroglifici incisi su una stele, chiamata “Rosetta”, sono considerati il più antico esempio di crittografia. A lungo considerati impossibili da decifrare, la scoperta e lo studio di Rosetta permisero di leggerli. Nel 1° secolo a.C. apparve il cifrario di Cesare, che consisteva nel sostituire ogni lettera dell’alfabeto del testo originale con una lettera, che si trovava dopo un determinato numero di posti, conosciuto da mittente e destinatario.

In quest’opera, l’artista fa appello alla sua memoria e sceglie i fotogrammi che raccontano l’evoluzione storica della crittografia, che tratta le scritture nascoste, i messaggi offuscati, custode di sistemi infallibili di sicurezza usati in ambito informatico.

Sono immagini nascoste e bruciate di legno, sculturine di terracotta, numeri e una scheda tecnologica che sembrano nascondere oscuri significati irrituali. Sulla superficie, le scritte tralasciano il racconto, raggiungendo una sorprendente forza plastica e visiva. La composizione scenica è sospesa nello spazio e le strutture, sovrapposte nella rappresentazione, rivelano una vigorosa forza creativa e pittorica.