Hitachi-Perkin-Elmer, 1965

1. Controllo voto: 90x74x158 cm
2. Magnet: 111,3×120150 cm
3. Quadro strumenti: 105x74x143 cm

Con “spettrometria di massa” si indica il procedimento di analisi in base a cui si ottiene lo spettro di abbondanza relativa delle molecole caricate e dei loro frammenti, allineandone le concentrazioni in base ai numeri di massa; questa tecnica è utilizzata come mezzo per determinare la composizione di un campione misto o di una struttura di molecole.
In pratica, la seguente procedura è abitualmente utilizzata con questa apparecchiatura. Gli ioni, ottenuti dalla ionizzazione del campione, sono accelerati fino a formare un fascio che viene deflesso in un campo magnetico e separato in un certo numero di sottofasci.
Ogni fascio di ioni presenta un rapporto massa/carica e segue la traiettoria determinata dallo specifico valore M/e.
Paragonato allo spettrografo di massa che si basa sullo stesso principio ma che restituisce su una lastra fotografica la rilevazione istantanea del fascio di ioni, lo spettrometro di massa presenta un grafico estremamente affidabile con uno spettro a picchi e risulta pertanto un potente strumento per analisi fisiche.
Lo spettrometro di massa è ampiamente applicabile in svariati campi che vanno dall’analisi della struttura di composti organici allo studio della composizione di campioni misti, passando attraverso la determinazione dell’abbondanza di un isotopo.
Tra i molti fattori che caratterizzano questo strumento come importantissimo mezzo di ricerca, i più rilevanti sono i seguenti:
• Restituisce non solo il peso molecolare del campione ma anche un set completo di informazioni riguardanti la frammentazione in un singolo grafico;
• Ha tempi di risposta ridotti;
• È estremamente sensibile;
• Permette di svolgere contemporaneamente analisi sulla composizione di molteplici componenti in un campione;
• È molto preciso e affidabile.

Primo strumento a “doppio settore” (elettrostatico e magnetico) in Italia. Installato nel 1965 nell’allora Istituto di Chimica del Politecnico di Milano, dove le ricerche condotte su “ioni metastabili” sono ritenute pionieristiche nel panorama della spettrometria di massa internazionale.