Modello in scala 1:2 in legno compensato del satellite Sirio (acronimo di Satellite Italiano di Ricerca Industriale e Operativa)

Sirio è un satellite artificiale geostazionario sperimentale di telecomunicazioni, il primo ad essere progettato e costruito in Italia, lanciato il 26 agosto 1977 dalla base statunitense di Cape Canaveral.

Sirio fu finanziato dal CNR nel quadro del Programma spaziale italiano e sviluppato da un consorzio di aziende italiane (Aeritalia, Selenia, LABEN, SNIA, CGE-Fiar, OTO Melarae a Telespazio.) coordinate dalla Compagnia Industriale Aerospaziale.  

Il progetto ebbe origine da un’idea del professor Francesco Carassa, che mirava a realizzare un satellite per la trasmissione a frequenze fino a 18 Ghz, una tecnologia che non esisteva a quel tempo in Europa. Francesco Carassa fu il supervisore scientifico del progetto e condusse la ricerca presso la stazione sperimentale di Spino d’Adda a 30 chilometri a sud-est di Milano e in stazioni più grandi ubicate a Gera Lario e a Fucino. Quest’ultima stazione ospitava il terminale principale per il controllo del satellite e per la ricezione di tutti i segnali. All’esperimento parteciparono diversi centri di ricerca europei e statunitensi e, più tardi, si aggiunse la Repubblica Popolare Cinese. Tutti i dati provenienti dalle stazioni italiane erano raccolti ed analizzati presso il Centro di Studi in Telecomunicazioni Spaziali presieduto da Francesco Carassa e diretto da Guido Tartara.

Le attività scientifiche terminano nel 1984.