Olivetti, 1965-1968

27,5×46,5×61 cm

Presentato per la prima volta alla grande esposizione dei prodotti per ufficio BEMA di New York nell’ottobre 1965, è considerato il precursore dei personal computer, apparsi sul mercato circa quindici anni dopo.

Fu progettato dall’ingegnere Pier Giorgio Perotto, insieme a Gastone Garziera e Giovanni De Sandre, quest’ultimo laureato in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano nel 1959. 

Il P101 disponeva di una memoria di lavoro interna, di un sistema di salvataggio di dati e programmi su unità magnetica ed un output alfanumerico tramite una piccola stampante. Una sua caratteristica distintiva consisteva nella possibilità di creare programmi, salvandoli in memoria e richiamandoli successivamente, a differenza delle calcolatrici da tavolo e come invece avveniva nei computer. Sviluppata per essere di semplice utilizzo, era possibile anche di servirsi delle applicazioni salvate su cartolina magnetica senza che fosse necessario conoscerne il linguaggio di programmazione.  Alcune delle sue soluzioni tecniche furono copiate dall’americana Helwett Packard ed adottate sul suo elaboratore da tavolo HP-9100A. La cosa ebbe un seguito legale e, caso unico nella storia dell’informatica, la HP riconobbe alla Olivetti le royalty brevettuali prima di arrivare in giudizio. 

Circa 10 Programma 101 furono venduti alla NASA ed utilizzati per pianificare lo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna.

Foto: G. Motta, SBB-ASAB Politecnico di Milano