Luigi Campedelli, matematico (1903-1978) Anni ’50

Luigi Campedelli, anni ’50

Modello matematico di paraboloide iperbolico o a sella. Fili di nylon rosso e blu, intelaiati su un castello in ottone, raffigurano lo sviluppo della superficie che il modello vuole rappresentare. Si tratta di una superficie luogo di punti dello spazio le cui coordinate soddisfano un’equazione di secondo grado, in tre variabili (cioè “quadrica”), rigata (cioè formata da un insieme di rette). Tale superficie è detta paraboloide iperbolico in quanto l’intersezione con un piano genera delle parabole (se parallelo al piano di simmetria) e iperboli (se perpendicolare); è detta anche “a sella”, per la sua forma. La superficie, in realtà, è formata da un doppio insieme di rette -o schiere- in quanto per ciascun punto passano due rette che appartengono alla superficie. Tali rette, dette anche generatrici, se appartengono allo stesso insieme, o schiera, sono tra loro sghembe; altrimenti sono incidenti, anche all’infinito. Le due schiere sono rappresentate ciascuna da un colore dei fili, rosso e blu.
Utilizzato a fini didattici per illustrare le caratteristiche fondamentali delle principali curve matematiche.

Foto: G. Motta, SBB-ASAB Politecnico di Milano