Fine anni ’90

Ricostruzione con stampa 3D della cometa 67P (Missione Rosetta) e prototipo di punta del trapano utilizzato durante la medesima missione.

Rosetta è la principale missione Cornerstone del programma ESA Horizon 2000 per l’esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare. Il suo obiettivo è studiare l’origine delle comete e le relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare, per meglio comprendere l’origine del sistema solare.

La partecipazione italiana alla missione, al di là della fornitura di manpower al Lander Project Team, ha riguardato sia l’orbiter che il lander. Nel primo hanno viaggiato tre strumenti italiani: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer, il cui PI è il Dott. Fabrizio Capaccioni dell’IAPS-INAF Roma); GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator, il cui PI è la Dott.ssa Alessandra Rotundi dell’Università “Parthenope” di Napoli); WAC di OSIRIS (Wide Angle Camera, del Prof. Cesare Barbieri dell’Università di Padova. PI Dr. Holger Sierks, MP Institute fur Sonnensystem). A bordo del lander, poi, erano italiani il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni (SD2), realizzato da Galileo Avionica (PI  Prof.ssa Amalia Ercoli Finzi del Politecnico di Milano) e il sottosistema dei pannelli solari (Politecnico di Milano).