Computer Research Corporation, 1953

Dimensioni: 189x77x150 cm


La CRC 102A è un calcolatore a valvole prodotto in venti esemplari dalla Computer Research Corporation (CRC), società poco dopo acquisita dalla corporation statunitense National Cash Registers (NCR), tutt’oggi attiva nella produzione di POS (registratori di cassa) e sportelli Bancomat.

Nel 1954 l’allora rettore del Politecnico di Milano Gino Cassinis, grazie ad un fondo assegnato sul Piano Marshall, riuscì ad acquisire il CRC 102A che divenne il primo calcolatore elettronico installato nell’Europa continentale.
Il calcolatore fu costruito a Hawthorne, in California, con la collaborazione del professore Luigi Dadda.

La CRC 102A era in origine dotata di memoria a tamburo magnetico della capacità di 1024 parole di 42 bit, ma fu incrementata al Politecnico fino a 2048 parole (cfr. Luigi Dadda (a cura di), La nascita dell’informatica in Italia: 1954: il primo calcolatore elettronico del Politecnico di Milano, Polipress, Milano, 2006).

La macchina è costituita da circa 600 tubi a vuoto e 6000 diodi al germanio.
Per le sue dimensioni non c’era aereo che lo potesse trasportare, quindi si ripiegò su una nave modello Liberty, che aveva già un carico di cotone a bordo e che si rivelò l’ideale per attutire vibrazioni e sollecitazioni. Al porto di Genova si verificò un problema con la dogana per l’applicazione della legge sulla “tassa radio”: Dadda dovette firmare una dichiarazione in cui assicurava ai doganieri che si sarebbe occupato personalmente di applicare francobolli su tutte le valvole presenti nella macchina.

La CRC fu il nucleo attorno al quale si sviluppò la Scuola di Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano, sia nell’ambito della ricerca che in quello della didattica. Il modello 102A era pubblicizzato come un calcolatore poco costoso ma molto efficiente, con molte funzionalità disponibili e poca esperienza richiesta per operarlo. Inizialmente venne utilizzato per risolvere equazioni algebriche lineari, facilitando i calcoli necessari per la costruzione di grandi opere soprattutto nel campo edile e delle costruzioni in genere.

Il calcolatore venne messo a disposizione di Istituti e di alcune grandi Industrie. La Società Edison (settore impianti idroelettrici), ad esempio, utilizzò la CRC102A per la soluzione di equazioni algebriche lineari necessarie ai calcoli per la costruzione di grandi dighe; la Pirelli, per la determinazione dei campi elettrici passanti per cavi ad alta tensione e la Aermacchi, per calcoli strutturali ed aerodinamici. Altre aziende furono la Magneti Marelli, la Montecatini, la Siemens, la FACE Standard, la Franco Tosi e l’Innocenti ed alcuni osservatori astronomici come quelli di Merate, Brera e Pino Torinese.

La macchina rimase in funzione fino al 1963.